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Caracol and ALDA Italia join forces for fair access to healthcare

ruj 22, 2025

Citizens engagement Good governance

🇮🇹 This article is in English, Italian below

On 16 and 17 September 2025, three events were organised by the association Caracol Olol Jackson and ALDA Italia APS to promote the Ambulatorio Popolare run by Caracol and to launch a campaign for the recruitment of new volunteer doctors.
These initiatives were held within the framework of the project Cura e Solidarietà – Prospettive dal Basso, funded by the Otto per Mille of the Waldensian Church. Launched in 2024, the project came to a close with these three meetings, which took place in the Vicenza neighbourhoods of San Lazzaro, San Giuseppe and Ferrovieri — areas of the city where many residents do not have regular access to the national health system.

The Ambulatorio Popolare managed by Caracol offers specialist medical services (dentistry, gynaecology, paediatrics, ophthalmology, and psychological support) to people excluded from or unable to afford the national healthcare system: the homeless, foreigners legally present but without residency, indigent adult migrants, both EU and non-EU citizens, as well as Italians who cannot afford these treatments. All services are provided by volunteers who dedicate their time to this essential cause.

Universal right to health

The “Cura e Solidarietà” project aimed to highlight the principle of universality of the right to health, guaranteeing access for all, regardless of individual or social conditions.

Specific objectives included:

  • Improving the services of the Ambulatorio Popolare through the certification of medical equipment, and the purchase of dental, prosthetic, and pharmacy supplies;
  • Promoting volunteering and raising awareness of the services of the Ambulatorio via a social media campaign run by ALDA Italia and by organising neighbourhood meetings to present the initiative to the public;
  • Making healthcare information more accessible through a multilingual brochure with details and contacts on how to access the Ambulatorio, particularly addressing language barriers and lack of knowledge of the healthcare system.

The meetings were enriched by the experiences of volunteers and patients, who shared their life stories with participants


  • Gildo, a family doctor, emphasised that their work goes beyond treating physical conditions, extending to supporting patients’ psychological wellbeing.
  • Marta, a reception desk volunteer, spoke about the challenge of conveying the concept of care.
  • Soufiane, a patient from Morocco, expressed his gratitude for the welcome and treatment he received at Caracol, which inspired him to remain as a volunteer, helping with cleaning and maintenance.
  • Bade, from Kosovo, also transformed from a patient with chronic illnesses into a volunteer herself.

In another meeting, Luciana and Marina, also reception volunteers, highlighted the difficulty of communicating with patients and understanding their cultural differences. They stressed the importance of training volunteers to better interact with people coming from complex backgrounds. Marina also underlined the importance of mutualism at Caracol, offering care in exchange for the skills a person can contribute, helping them develop and use their abilities in society.

Finally, dentists Marcello and Antonio made an appeal to recruit more dentists, as this is the most requested service and currently has the longest waiting list. Marcello closed the meeting by explaining his choice to volunteer: 

“Taking care of others means taking care of oneself.” 

A powerful message that inspires the work of these true “angels of care.”


Caracol e ALDA Italia insieme per un equo accesso al diritto alla salute

Il 16 e il 17 settembre 2025 si sono tenuti tre eventi organizzati dall’Associazione Caracol Olol Jackson e da ALDA Italia APS per promuovere l’Ambulatorio Popolare gestito da Caracol e per lanciare una campagna di adesione di nuovi medici volontari.

Queste iniziative si sono svolte nell’ambito del progetto Cura e Solidarietà – Prospettive dal Basso, finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il progetto, iniziato nel 2024, si chiude proprio con questi tre eventi, che sono stati organizzati nei tre quartieri vicentini di riferimento: San Lazzaro, San Giuseppe e Ferrovieri, in quanto rappresentano una delle zone della città in cui la presenza di persone che non hanno regolare accesso al sistema sanitario nazionale è maggiore.

Caracol gestisce infatti un ambulatorio popolare che offre servizi medici specialistici (odontoiatria, ginecologia, pediatria, oculistica e supporto psicologico) a coloro che non hanno accesso al SSN o che non possono permettersi queste cure: persone senza fissa dimora, stranieri regolarmente presenti ma non residenti, cittadini stranieri maggiorenni indigenti, comunitari o extracomunitari, cittadini italiani per cui queste cure sono troppo costose. È importante ricordare anche che tutti i servizi sono erogati da volontari che dedicano il loro tempo per questa importante causa.

In generale, il progetto “Cura e solidarietà” vuole quindi mettere in luce il principio dell’universalità del diritto alla salute di tutta la popolazione senza distinzioni determinate dalle condizioni individuali e sociali. 

Altri obiettivi specifici del progetto sono:

  • Migliorare i servizi dell’Ambulatorio Popolare Caracol, attraverso la certificazione di macchinari e attrezzature, e attraverso l’acquisto di materiale di consumo odontoiatrico-protesico e di farmacia;
  • Promuovere il volontariato e i servizi dell’Ambulatorio, realizzando una campagna social gestita da ALDA Italia e organizzando i tre incontri nei quartieri per presentare l’iniziativa alla cittadinanza;
  • Rendere più accessibili le informazioni sanitarie, realizzando una brochure multilingua con tutte le informazioni e i contatti necessari per accedere all’Ambulatorio, spiegando le modalità di accesso al servizio. Infatti, una delle difficoltà maggiormente riscontrate dai volontari è proprio quella linguistica, o di scarsa conoscenza del sistema sanitario da parte degli utenti.

Gli incontri sono stati arricchiti da testimonianze dei volontari e di alcuni utenti stessi, che hanno condiviso con i partecipanti le loro storie di vita


Ad esempio, Gildo, medico di famiglia, ha sottolineato come il loro lavoro non si fermi al curare fisicamente la persona, ma anche contribuire al suo benessere psichico. Marta, addetta allo sportello accoglienza ha invece parlato della difficoltà di trasmettere il concetto di cura, e Soufiane, un paziente proveniente dal Marocco ha espresso la sua gratitudine per Caracol, dove ha trovato persone che lo hanno accolto e curato, tanto da decidere di rimanere come volontario per svolgere lavori di pulizia e sistemazione degli spazi. Lo stesso ha raccontato Bade del Kosovo, che da paziente con malattie croniche è ora anche volontaria.

In un altro incontro, Luciana e Marina, anche loro addette allo sportello, hanno evidenziato la difficoltà di comunicare con gli utenti e comprendere le differenze culturali che li caratterizzano, per cui è molto importante poter garantire anche ai volontari una formazione su come meglio rapportarsi con i pazienti, che provengono spesso da situazioni molto complesse. Molto importante in Caracol, come sottolineato da Marina, è il mutualismo, che consiste nell’offrire una cura in cambio delle competenze che una persona ha, in modo da poterla aiutare a sviluppare e sfruttare le proprie competenze nella società.

Infine, i dentisti Marcello e Antonio hanno lanciato un appello, chiedendo a tutti di aiutare l’Ambulatorio a trovare altri dentisti, che è il servizio maggiormente richiesto e per cui esiste una lunga lista d’attesa. Marcello ha poi concluso l’incontro spiegando di aver scelto di diventare volontario perché

Prendersi cura degli altri significa prendersi cura di sé stessi.

Un concetto importantissimo e che anima il lavoro di questi “angeli della cura”.